I volti dei malati che usano la cannabis: persone normali che vogliono avere il diritto a vivere meglio
Claudia, Luciano, Serena, Osvaldo. Nomi di donne, uomini, bambini, cittadini italiani che dal nord al sud della penisola vorrebbero potersi curare legalmente con la cannabis. Sclerosi multipla, cancro, malattie rare, terapie del dolore: ognuno di loro mi ha raccontato la sua storia fatta di sofferenza, ma anche di frustrazione. Quello che chiedono è una migliore qualità della vita, una riduzione dei danni collaterali dovuti a farmaci e terapie devastanti per il fisico, l’evitare la dipendenza da farmaci paradossalmente facilissimi da ottenere come la morfina e gli oppiacei: in poche parole chiedono di avere la possibilità di condurre una vita normale o almeno migliore. “Quando un dottore non ha una risposta, c’è la morfina”, dice Osvaldo. “Con la cannabis, la mia bambina è più presente e partecipe”, spiega la mamma di Serena. “Voglio curarmi evitando la dipendenza. La cannabis mi fa stare meglio, mi aiuta con nausea e vomito e mi fa dormire la notte”, racconta Claudia. Oltre al racconto dell’utilizzo della cannabis terapeutica e al quadro legale di riferimento, questo reportage vuole raccontare la storia dei malati, persone come noi, che vogliono uscire allo scoperto. Tramite foto-ritratti e immagini della vita quotidiana, i lettori potranno capire chi sono i malati che vogliono utilizzare la cannabis, perché la vogliono utilizzare e quali sono i problemi da affrontare dovuti a disinformazione e burocrazia.